Un designer francese e la sua passione per Sottsass e l'interior design

Un designer francese e la sua passione per Sottsass e l'interior design

Un designer francese e la sua passione per Sottsass e l'interior design

Ivan Mietton foto

L'arte è sempre stata fonte di ispirazione  nel percorso professionale di Ivan Mietton. Dal 2002 al 2005, dopo la laurea all'Ecole du Louvre, lavorando al Dipartimento di Design del Centre Pompidou, ha avuto l'opportunità di curare alcune fra le più importanti mostre come “Ettore Sottsass, 20 anni per Olivetti” e la prima retrospettiva su “Charlotte Perriand”.

E' stato per tre anni Direttore di una galleria di design specializzata in designers italiani contemporanei, ma nel 2008 arriva il punto di svolta che lo porta a prendere un'altra strada. “Il mio ex boss un giorno mi disse «Se non fai qualcosa di tuo verso i 30 anni, non lo farai mai», ed aveva ragione! Così mi sono dimesso. Non è stata una scelta facile da prendere, ma avevo bisogno di sentirmi più indipendente”. Grazie a questo consiglio ed alle competenze acquisite, Mietton è riuscito a fondare il suo business IMDA, uno studio di interior design con focus sulla produzione di eccezionali pezzi di arredamento, unici e personalizzati, che possiamo trovare in yacht, ristoranti di lusso, hotels, residenze private etc.

Mietton non è solo un produttore creativo di design contemporaneo, ma anche un  esperto e un collezionista delle opere di Ettore Sottsass, e in questa intervista impareremo qualcosa in più su di lui.

salone con poltrone, divano e lampadario

Parlaci un po' del tuo processo creativo.

Ogni progetto è sempre qualcosa di nuovo perchè ogni cliente è differente. Per questo, prima di tutto, ascolto il cliente, perchè capirne i gusti e le esigenze è fondamentale. Quando questo aspetto mi è più chiaro, cerco di trovare il giusto designer/artista che possa soddisfare le richieste del cliente e di ciò che sta cercando. 

 

Dove trovi l'ispirazione? 

La storia dell'arte è la fonte di ispirazione perfetta! 

 

Al Design Miami del 2018, hai presentato lo spaccato di un salotto italiano del 1965 arredato con mobili e ceramiche di Sottsass ed hai scritto un libro sulla collaborazione fra il designer e Poltronova. Cosa volevi mettere in evidenza? 

Ho voluto mostrare come, in soli 10 anni, lui sia riuscito a passare da una produzione artigianale tradizionale a qualcosa di più radicale con nuovi materiali come il PVC o le luci fluo. Quel periodo  stabilì lo stile formale che lo rese famoso, quell'alfabeto innovativo fatto di forme geometriche, attenzione ai colori ed esperimenti con nuovi materiali.

 studio lampadario, parquet e opere d'arte

Il tuo business è globale, tanto che il tuo primo progetto è stato a Singapore ed l'ultimo acquisto su Grand Vintage è per un cliente americano. Noti differenze di stile tra i vari Paesi in cui lavori?

Riguardo lo stile di design, siamo esposti a una cultura globale di idee che non sono sicuro rappresentino davvero un progresso, ma la cosa positiva è che ci sono nuovi stimoli provenienti per esempio dal concetto di sostenibilità che mettono in campo sfide nuove per gli operatori del settore, pronti ad ideare e produrre pezzi di design sempre più smart!

 

La tua ultima sfida professionale? 

Vendere un pezzo di design personalizzato. Quattro settimane fa sono riuscito a produrlo e consegnarlo a casa del cliente in tempo per una cena, appena tre ore prima della festa. E' stata una bella sfida ma il cliente era contento, che poi è questo l'obiettivo, no?

 

Uno dei risultati di cui vai fiero? 

Il libro su Ettore Sottsass.

villa londinese

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